Utenti disposti a pagare vs. Utenti fidelizzati al Wi-Fi gratis.
Una scelta che suscita notevole polemiche tra gli irriducibili del “Wi-Fi free”.
Ecco che, se da una parte la connessione Internet gratuita in hotel è ormai considerata un servizio scontato, dall’altra sono cambiate le abitudini degli utenti, a cui sempre più spesso questa connessione non basta più per vedere film, chattare o navigare. Per questo negli States alcune grandi catene alberghiere offrono una maggiore larghezza di banda per i clienti più esigenti, allo scopo di aumentare le ancillary revenues.
Carlston e Marriott – come riporta un articolo di USA Today – hanno già introdotto il nuovo servizio per alcune destinazioni, intuendo che alcune tipologie di clienti avrebbero gradito questa possibilità, considerando che spesso, le connessioni internet gratuite sono “sovraffollate” e non funzionano bene.
Come dichiara un’utente commentando l’articolo di USA Today: “L’ultima volta che ho fatto un viaggio fuori porta avevo al seguito due smartphone, un iPad e un netbook. Peccato che alla fine mi sia ritrovato a navigare a pagamento dal telefonino lasciando perdere la pessima connessione che mi veniva offerta gratuitamente dall’hotel. Probabilmente, in quel momento sarei stato disposto a pagare per una migliore connessione, se ci fosse stata la possibilità.”
D’altra parte è anche evidente che gran parte dei viaggiatori, americani e non, considerino la connessione gratuita una conditio sine qua non per la prenotazione e non pagherebbero mai in più, nemmeno per un servizio aggiuntivo a pagamento.
In un recente sondaggio condotto da Hotels.com sull’wp-includesrezzamento dei servizi offerti dall’hotel è emerso che:
Il 38% degli intervistati dichiara che il Wi-Fi free è un “must” nella scelta dell’hotel
Il 35% che è il servizio che vorrebbero vedere più presente negli hotel
Il 31% spera che diventi uno standard in tutti gli hotel entro il 2012
Quanto costa agli hotel rinunciare alla Connessione a pagamento
Gli irriducibili sostenitori della Connessione gratuita tendono a vedere in questo servizio a pagamento un modo scorretto per recuperare revenue. Ma a onor del vero, offrire una connessione più efficiente ha costi non indifferenti.
In America il business del Wi-Fi a pagamento risulterebbe essere molto remunerativo, viste le tariffe salate richieste, come riporta una bella infografica di HotelChatter.
Dave Garrison, CEO dell’azienda iBahn, internet provider per molte catene a livello internazionale, afferma: “La rivoluzione dell’iPad ha cambiato il mondo mobile, che se una volta era legato essenzialmente a messaggi di testo e comunicazione vocale, oggi riguarda anche immagini, grafica e film, che si tratti di videochiamate, YouTube o social network. – Tra il marzo e dicembre 2011 iBahn ha visto l’ammontare dei dati per sessione all’interno degli hotel schizzare del 50%, cosa che ovviamente si traduce in costi più elevati per la struttura.”
La possibilità di offrire un Wi-Fi più efficiente a pagamento non è da scartare, ma può valerne la pena solo in certi contesti:
Per un hotel piccolo e indipendente (es. 20 camere), la connessione base gratuita è più che sufficiente per permetter a tutti di navigare, anche con più device al seguito. Se poi la clientela è soprattutto business e quindi più propensa a utilizzare la Rete per rispondere alle mail e non per divertirsi, sicuramente non saranno in molti a lamentarsi della connessione “a scatti”;
Per un hotel molto grande, magari con 100 camere o più, e una clientela variegata, la possibilità di offrire maggior banda a pagamento potrebbe essere una soluzione per evitare di ritrovarsi con problemi di lentezza.
Una cosa è certa, se fino ad oggi i vostri clienti sono tutti rimasti soddisfatti della Connessione, non c’è motivo per prendere in considerazione questo nuovo servizio. Se invece vi capita sempre più spesso di riscuotere critiche e magari recensioni negative per la connessione lenta, allora pensate a questa possibilità.